Sterilizzazione presso lo studio del Dr. Gratton a Bari

Uno dei miei obiettivi per la sicurezza dei pazienti è quello di garantire strumenti e materiali sicuri al momento del loro utilizzo e ciò è possibile con la sterilizzazione.

Il mio studio è dotato di una sala attrezzata ed adibita unicamente alla sterilizzazione

Nella sala di sterilizzazione faccio uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) per prevenire le infezioni crociate causate da contatto indiretto.

All’interno della sala è presente una autoclave di tipo B collegata ad un sistema di trattamento dell’acqua per l’autoclave 

Il processo di sterilizzazione è composto da diverse fasi.

Quotidianamente tutti gli strumenti utilizzati, non monouso, li raccolgo in un contenitore e li trasporto nell’area di sterilizzazione. Qui vengono raccolti nella macchina multisteril (foto 2) che, quando è piena, attivo per effettuare un processo di decontaminazione-lavaggio con detergenti e trattamento con ultrasuoni ed asciugatura finale.

La presenza di una imbustatrice-sigillatrice mi consente di garantire il mantenimento della sterilità degli strumenti. Gli strumenti confezionati li inserisco nell’autoclave che rilascia vapore fino ad una temperatura di 121° o 134° al massimo.

Questa fase serve per eliminare i microrganismi rimasti anche dopo il lavaggio.



Una volta finito il ciclo dell’autoclave, gli strumenti vengono messi in

appositi contenitori di stoccaggio.

Quotidianamente vengono sterilizzati ed imbustati tutti gli strumenti di uso corrente come tronchesi, forbici, manici, etc.

Comunemente utilizzo materiale monouso per poter garantire al paziente il massimo della sterilizzazione e dell’igiene.